Capitolo I
Tolosa
-Ma quando
smetteranno di seguirmi? Non ne posso più, non dovevo provare ad affrontare
Shura ed ora mi ritrovo con il braccio destro quasi totalmente inerte. Per di
più mi ha sparato alla gamba sinistra per rallentare la mia corsa. Aspetta un
attimo! Un rudere! Se riesco a nascondermi lì sono salvo! -
-Correte,
non può essere andato lontano! - urlò Shura.
-Fortunatamente
non mi hanno visto e sono andati oltre! Non resisto più, sono stanchissimo.
Nel
frattempo in edificio lì vicino…
-Sofia, hai
visto chi era inseguito da Shura? -
-Si, Boris,
è un ragazzo ma non mi sembra di averlo mai visto da queste parti…-
-Va bene
portalo qui e cerca di rimetterlo in sesto! –
-Si! –
Tre giorni
dopo…
Marco si
svegliò in un letto in una stanza adibita a studio medico e vide una bellissima
ragazza dai capelli lunghi e castani, con due ipnotici occhi blu, seduta su una
sedia accanto a lui.
-D… dove
sono? – chiese Marco un po’ confuso.
-Ti sei
svegliato finalmente! Sono tre giorni che dormivi, pensavo che ormai fossi
morto! –
- Chi sei? –
-Sono Sofia,
dottoressa del clan ribelle di Tolosa-
-Tolosa?
Allora ce l’ho fatta! –sospirò.
-Piuttosto
chi sei tu? Ho capito subito che non eri di qui! –
-Il mio nome
è Marco vengo dall’ormai defunto clan ribelle di Brescia-
-Davvero? Io
vengo da quello di Como che purtroppo ha fatto la stessa fine- disse
tristemente.
In quel
momento la porta della stanza si aprì ed entrò un uomo molto alto dai capelli
castani che con la sua voce molto profonda chiese a Sofia come stava il loro
“ospite”.
Allora Sofia
rispose: - Ha appena ripreso conoscenza –
-Ottimo! –
rispose Boris.
-Dunque,
ragazzo, dimmi, qual è il tuo nome? –
-Marco,
signore! – disse come se fosse un soldato.
-Interessante,
e da dove vieni? – chiese Boris.
-Brescia,
signore! –
- Va bene,
Sofia, assicurati che stia bene! – disse con un tono quasi sarcastico.
- Si certo!
– gli rispose.
Detto questo
Boris uscì dalla porta.
-Sofia,
posso darti del tu, vero? Il tuo capo parla sempre in quel modo? –
-Certo che
puoi dare del tu, comunque si comportava in modo insolito, ma credo che sia
perché sei nuovo. –
-Da quanto
tempo sei qui? – chiese Marco incuriosito.
-In realtà
da meno di una settimana, ma con me non fu così rigido. –
In quel
momento in un’altra stanza con un telefono particolarmente modificato Boris
discuteva…
-Quindi
siete sicuri che sia lui? – chiese la persona con cui parlava Boris.
-Si certo! -
rispose contento Boris.
-D’accordo,
allora agiremo come previsto! –
-E della
ragazza cosa ne facciamo? –
-Continua a
tenerla all’oscuro di tutto e non farla partecipare allo scontro! –
-Ricevuto! –
-Arriveremo
in dieci minuti, intanto preparati! –
-Affermativo!
–